Premio interazionale – 2009 – Sources Créthiennes
Avviata nel 1942, con la pubblicazione della traduzione francese della Vita di Mosè di Gregorio di Nissa, la Collana di testi patristici Sources Chrétiennes da quel momento ha alimentato e continua tuttora ad alimentare con i classici dell’antichità cristiana il pensiero religioso e la cultura contemporanea. Negli anni oscuri della guerra, sotto la direzione di Henri de Lubac e di Jean Daniélou, stimolati da Victor Fontoynont e con la collaborazione successiva di Claude Mondésert, ha avuto inizio la realizzazione di un progetto editoriale che ha portato alla pubblicazione di più di cinquecento volumi di testi appartenenti all’epoca patristica e medievale.
La collana è stata promossa con l’intenzione di restituire ai padri della chiesa il posto che loro spettava nella formazione del clero e dei laici cristiani. Gli scritti dei padri e degli autori medievali sono dunque proposti anzitutto ai credenti desiderosi di una spiritualità dalle solide radici teologiche e inserita organicamente nella visione cattolica del mondo. Al tempo stesso, l’impresa editoriale avviata dal gruppo di gesuiti della scuola di Fourvière intende rivolgersi agli studiosi dell’antichità cristiana per offrire loro strumenti adatti a conoscere il pensiero dell’epoca e a comprendere le forme in cui si è realizzato l’incontro tra messaggio evangelico e cultura ellenistica.
Le Sources Chrétiennes hanno indicato al pensiero cristiano la via del ritorno alle fonti. Tale movimento costituisce un elemento essenziale e irrinunciabile per la teologia di ogni tempo, la quale non può presumere di avere accolto una volta per tutte la verità rivelata e l’esperienza della fede cristiana e di averle dato forma dottrinale definitiva, ma è chiamata ad ascoltare sempre di nuovo l’insegnamento dei primi testimoni e maestri della fede. In questo modo, la collana di scritti patristici ha contribuito a rinnovare l’apprezzamento e la comprensione della tradizione nella quale sono radicati il pensiero cristiano e la vita ecclesiale, una tradizione che deve essere ascoltata in tutta la sua ampiezza e nella varietà delle forme nelle quali ha trovato espressione.
Per questa ragione, fin dagli inizi, è stata posta particolare attenzione a far risuonare di nuovo in occidente la voce dei padri greci e dell’oriente cristiano e gli scritti proposti hanno abbracciato non solo opere dogmatiche, ma scritti esegetici, spirituali e liturgici. La riproposizione degli scritti della tradizione orientale e occidentale ha messo a contatto con il patrimonio ecclesiale anteriore alle divisioni tra le Chiese, dando così impulso alla causa ecumenica e promuovendo dialogo con l’ortodossia. Mediante l’apertura di nuove vie d’accesso alle ricchezze della tradizione, le Sources Chrétiennes hanno contribuito al rinnovamento della teologia e hanno preparato il terreno al rinnovamento della coscienza e della vita della Chiesa che il Concilio Vaticano II e Paolo VI hanno portato a compimento seguendo un criterio di fedeltà alla più autentica tradizione ecclesiale.
La volontà di essere accessibile al vasto pubblico delle persone colte non ha indotto la collana di testi patristici a rinunciare all’ambizione di essere utile anche agli specialisti attraverso edizioni dei testi antichi condotte con rigore scientifico. L’impresa editoriale assume perciò un importante significato culturale, oltre che teologico ed ecclesiale. Essa infatti contribuisce alla ricerca storica documentando momenti essenziali dello sviluppo del pensiero e contribuisce a illuminare l’incontro fecondo realizzato tra il messaggio cristiano e la cultura antica.